Scopri cosa ti aspetta!
Per i romani la cura di se era fondamentale!
Chi di voi non si ricorda, in merito alla civiltà romana, il bagno di Poppea nel latte d’asina?!
Non solo Poppea, ma le romane in generale inventarono unguenti, maschere di bellezza e cosmetici grazie all’aiuto delle cosmetae ( schiave) che creavano composti d’ogni genere con sostanze come l’ocra, il vermiglione, il cartamo e la porpora di Tiro.
Per il viso le donne usualmente applicavano una maschera sul viso prima di andare a dormire ed al mattino le schiave andavano a pulirle per poi massaggiarle con prodotti oleosi di modo da ricompattare loro la pelle rendendola soffice.
Le maschere notturne erano fatte con farina, lumache secche, foglie aromatiche, miele e latte d’asina.
Le terme erano altri luoghi di culto, rimangono quelle di Caracalla per esempio, che all’epoca avevano una capienza di oltre 2000 persone.
I bagni termali, i massaggi e l’uso dei cosmetici apparteneva sia agli uomini che alle donne.
Le donne oltre a queste cure avevano anche il makeup dalla loro: per gli occhi usavano polveri a base di bismuto e galena, ma la vera chicca erano dei cerotti neri molto piccoli, “splenia”, che erano come dei piccoli nei e venivano usati per coprire imperfezioni o cicatrici.
Altra cosa fondamentale erano i capelli, sempre acconciati ma soprattutto biondi… tinti chiaramente, perché si sa le mediterranea non sono naturalmente bionde.
Questo accadeva a Roma perché dopo la conquista della Gallia Giulio Cesare entrò in città con parecchie giovani bionde e quindi da quel momento le donne italiane presero ad imitarle con preparati di grassi di animale, sambuco e mallo di noce.
Più che travestirvi da donne romane dell’antico impero vi consiglierei di coccolarvi come facevano loro quotidianamente! Mettersi le creme e curarsi con costanza non è facile, ma al di la dei risultati, fa benissimo all’umore concedersi attenzioni!