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Il trucco e le civiltà antiche: rinascimento

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4/09/2010
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Negli anni prerinascimentali la scoperta dell’ America aprì un nuovo mondo alla cosmesi in quanto si scoprirono ingredienti nuovi per i preparati dei prodotti.

La bellezza rispondeva ai canoni della pittura rinascimentale: capelli chiari, sopracciglia sottili, incarnato roseo, pelle bianca e mani curatissime.

Le donne per correggere le discromie cutanee sul viso utilizzavano la biacca di piombo ( pigmento tossico molto coprente ormai proibito ed usato da pochissimi pittori e restauratori ) in polvere pura. Sulla pelle nella notte venivano poggiate fettine di vitella bagnate nel latte e maschere composte da farine e albumi.

Il trucco era particolarmente discreto, la pelle e la sua cura era alla base della bellezza, l’incarnato doveva esser perfetto. Le gote erano rosee e colorite e anche la bocca.

Il vero must però erano le acconciature, ingarbugliate e complesse ornate da perle, diademi e pettini impreziositi.

L’apparire nel ‘500 era la discreta somma tra portamento elegante, abiti di prestigio, acconciature laboriose, trucco sofisticato e gioielli di manifattura eccezionale, per cui se avete feste in maschera o simili ricordatevi di tenerlo presente e di creare una base trucco impeccabile e di farvi aiutare con la pettinatura.

Guardate qualche opera pittorica per ispirarvi, dal Tintoretto a Tiziano.

 

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