Essere insegnanti oggi: tra vocazione, sacrifici e realtà quotidiana

Fare l’insegnante è spesso considerato un lavoro privilegiato per via delle lunghe ferie estive, degli orari settimanali apparentemente ridotti e della stabilità lavorativa. Tuttavia chi vive questa realtà sa bene che la percezione comune spesso non riflette le difficoltà e le responsabilità che questo mestiere comporta.

Il lavoro non si limita alle sole ore di lezione in classe, c’è tanto impegno anche durante il resto della giornata: preparare le lezioni, correggere verifiche, partecipare a riunioni pomeridiane e aggiornarsi costantemente sono solo alcune delle attività che occupano il tempo degli insegnanti, molto frequentemente fino a tarda sera. Il lavoro è reso molto complesso e logorante dalla gestione quotidiana di studenti con bisogni diversi, genitori esigenti e classi numerose.

Un percorso lungo e precario

Gli insegnanti lamentano problematiche soprattutto riguardo il lungo periodo di precariato che precede il ruolo. Sono costretti a spostamenti improvvisi, cattedre affidate a centinaia di chilometri da casa e avvisi dell’ultimo minuto. Ma questo deve essere accettato se si vuole aspirare a una posizione stabile. Questo poco preavviso lascia ai docenti appena il tempo di organizzarsi rendendo la loro vita personale difficile, scalfendo la motivazione nello svolgere il mestiere che hanno sempre sognato.

La durata del precariato può essere di anni, con l’aggiunta di stipendi bassi e poche tutele. Chi riesce a ottenere un ruolo fisso deve comunque confrontarsi con un ambiente lavorativo che spesso manca di supporto. Classi sovraffollate, strutture scolastiche inadeguate e una burocrazia soffocante sono realtà comuni. E nonostante le difficoltà, l’insegnante è chiamato a mantenere un atteggiamento professionale e a garantire un’educazione di qualità per il bene degli studenti.

Il rapporto con studenti e famiglie

Gestire una classe oggi non è facile. Gli studenti sono spesso distratti, rumorosi e talvolta disinteressati. La responsabilità dell’insegnante non si limita all’insegnamento, ma include anche il compito di mediare conflitti, individuare segnali di disagio e affrontare episodi di bullismo. In molti casi, le scuole non forniscono sufficienti risorse per affrontare queste sfide, lasciando soli gli insegnanti ad affrontare queste situazioni complesse.

I genitori poi non sono sempre di aiuto: la scuola, in molti casi, è percepita come un semplice parcheggio per i figli, e il rapporto tra famiglie e docenti si è deteriorato. Alcuni genitori assumono atteggiamenti ostili, mettendo in discussione le decisioni degli insegnanti e alimentando tensioni. Questo clima rende ancora più difficile mantenere un equilibrio e garantire un ambiente sereno per l’apprendimento.

Stipendi bassi, responsabilità elevate

Gli stipendi sono un nodo cruciale. Nonostante il livello di istruzione richiesto e le responsabilità che comporta, il compenso degli insegnanti rimane tra i più bassi rispetto ad altre professioni con requisiti simili e anche confrontandolo con quello di colleghi in altri paesi europei. Gli scatti di anzianità sono lenti e insufficienti a coprire l’aumento del costo della vita, soprattutto in alcune regioni d’Italia.

Lo stipendio inoltre non tiene conto del lavoro extra che abbiamo accennato nei precedenti paragrafi: la preparazione delle lezioni, la correzione di compiti e verifiche, cose che vengono portate a casa e che aggiungono ore extra. Il ruolo dell’insegnante fa si che debba essere sempre disponibile, anche durante le gite scolastiche o i corsi di recupero estivi, il tutto senza che questo venga considerato nella retribuzione.

Un mestiere tra passione e sacrificio

Insomma, essere insegnanti richiede una grande passione. Chi sceglie questa professione spesso lo fa per vocazione, con il desiderio di trasmettere conoscenze e formare le generazioni future. Le difficoltà quotidiane possono minare la motivazione anche dei più determinati. Le lamentele arrivano anche dalla frequente mancanza di meritocrazia, un sistema scolastico rigido e un contesto lavorativo spesso frustrante.

Il fattore di maggiore soddisfazione e che è alla base di questo mestiere è vedere i propri studenti crescere, superare difficoltà e raggiungere obiettivi, questa è una ricompensa che va oltre lo stipendio. Attenzione però: è necessario un cambiamento. Il valore di questa professione per il futuro della società è sempre maggiore, è fondamentale fornire agli insegnanti le risorse e il supporto di cui hanno bisogno per svolgere al meglio il loro lavoro.

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